CONTRIBUTI ALLE RICERCHE ROMANZE
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Date
2022Author
Farkis, Tímea
Wallendums, Tünde
Bölcsészet- és Társadalomtudományi Kar
Metadata
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Questo volume rende omaggio a uno studioso che ha dedicato tutta la propria vita professionale agli studi letterari e alla divulgazione, in molteplici direzioni e con una passione encomiabile, della lingua, della letteratura e, nel senso più ampio e alto del termine, della cultura italiana. Nel corso di questa lunga e proficua attività il Prof. Luigi Tassoni ha lasciato un’impronta considerevole in Ungheria, paese nel quale ha cominciato a operare a pochi anni dal ritorno alla libertà, anche di ricerca e insegnamento. A partire dal 1995, infatti, ha diretto con competenza, dedizione e instancabile entusiasmo il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Pécs, dando l’avvio o rafforzando una serie di importanti collaborazioni, non solo con l’Istituto Italiano di Cultura di Budapest -storico epicentro della promozione culturale italiana in Ungheria -ma anche con numerose e prestigiose realtà accademiche locali, italiane e internazionali.Egli non è solo un critico letterario e un semiologo, ma anche un grande oratore, capace di far appassionare il pubblico agli argomenti esposti e di promuovere a tutto tondo la letteratura italiana e i suoi protagonisti. Molte sono le sue pubblicazioni degne di menzione; queste spaziano dai preziosi volumi di saggistica all’interesse per la letteratura dialettale, sconfinando con competenza in ambito ermeneutico, semiotico e filosofico. Senza dimenticare lo studio della poesia contemporanea e di quella dei classici, fino a giungere alla passione, anche questa testimoniata da testi di valore, per le arti figurative, il principale contraltare della parola scritta che la nostra cultura abbia elaborato. A dimostrazione della sua poliedricità si ricordi, tra l’altro, che il Prof. Tassoni è considerato uno dei maggiori esperti, a livello internazionale, dell’opera pittorica di Mattia Preti uno dei maggiori esponenti dell’arte barocca.Il valore del suolavoro è stato amplificato dal suo instancabile desiderio di diffondere la letteratura esplorando gli ambiti e i mezzi più vari, a partire dalle sue conferenze presso numerose università, per continuare con l’organizzazione e la partecipazione a moltissimi convegni in giro per il mondo. Si direbbe che per il Prof. Tassoni la diffusione della letteratura e, in generale, della cultura, rappresenti la fiducia nella possibilità di favorire, e di suscitare nei più giovani, un nuovo umanesimo; un approccio all’esistenza guidato dalla volontà di offrire una prospettiva di speranza e gli strumenti intellettuali per una migliore lettura del mondo, affinché quest’ultimo possa essere compreso nella sua complessità attraverso quel caleidoscopio di passioni, sentimenti ed entusiasmi che deriva dallo studio delle litteraequale espressione privilegiata e profonda del senso stesso dell’Umanità. Credo che sia sempre stato questo uno degli intenti di Luigi Tassoni, convinto fermamente del fatto che la letteratura possa nutrire i cuori e le anime e condurci verso un mondo migliore, più gentile e accogliente.Restio a cavalcare l’onda dei fenomeni mediatici, egli ha lavorato cercando sempre di dare parola anche a quelle voci che rischiavano di essere dimenticate. Le ricerche da lui portate avanti sono spesso un lavoro di scavo e di scoperta, sospinte dal lodevole obiettivo di cercare espressioni nuove e degne di essere disvelate al pubblico. Pur vivendo in un mondo in cui, talvolta, la velocità di comunicazione diventa sinonimo di superficialità, il lavoro di Luigi Tassoni si è sempre proposto di dare spazio agli approfondimenti e di offrire, non solo ai suoi studenti, dei preziosi spunti di riflessione stimolandone la capacità interpretativa. D’altronde, interpretare significa dare vita a dei mondi nuovi, significa capire meglio la realtà che ci circonda, significa anche confrontare e confrontarsi in un modo sempre nuovo. In questa fiduciosa prospettiva, a ben vedere, il percorso di Luigi Tassoni è stato sempre volto aportare avanti i suoi studi come una vera e propria missione culturale a cui è doveroso riconoscere i tanti meriti acquisiti in ambito accademico e non solo. Vorrei, qui, ricordare l’impegno di Tassoni legato alla rivista di italianistica «Nuova Corvina»,pubblicata dall’Istituto Italiano di Cultura di Budapest. La rivista rinasce nel 1993 e Luigi Tassoni entra a far parte del comitato di redazione già nel 1994, non appena arrivato in Ungheria. Da quel momento egli ha senza dubbio svolto un ruolo molto importante per la creazione di contenuti e per la diffusione stessa della rivista, permettendole di crescere e di svolgere la funzione apprezzabile che tuttora riveste nel mondo dell’italianistica. Il nostro è inoltre membro della prestigiosa Accademia Ungherese delle Scienze, presidente del comitato di Pécs della Società Dante Alighieri e, per le sue attività ed il suo impegno culturale, è stato insignito, nel 2003, dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella della Solidarietà della Repubblica Italiana.Quando volge a conclusione un lungo e proficuo percorso accademico si è naturalmente spinti a guardarsi indietro e a osservare il cammino fatto. Sono convinto che il Prof. Luigi Tassoni non solo potrà guardarsi alle spalle con orgoglio ma, avendo un po’ di tempo in più, potrà d’ora innanzi dedicarsi, con ancora maggiore intensità, ai suoi studi, ai suoi scritti, a quel lavoro che tanto ama e a quella missione culturale che lo ha accompagnato fin dagli inizi e di cui gli siamo profondamente grati. Questo volume è un omaggio doveroso che dimostra, tra l’altro, come i semi da lui sparsi abbiano germogliato e siano divenuti degli alberi rigogliosi, da curare e continuare a far crescere con la stessa profonda dedizione che egli ci ha insegnato e che continuerà a indicarci per molto tempo ancora.